martedì 9 giugno 2015

VIBO MARINA – MILETO   F.C.L.

Rinascita modellistica di una linea ferroviaria considerata secondaria, ma di vitale importanza per l’entroterra calabrese e troppo velocemente dismessa, sacrificata all’altare della gomma !!! 


 “Il trenino raggiungeva questa fermata arrancando e sbuffando, alla mitica velocità di venti chilometri all’ora. Il procedere del trenino era così lento e affannoso che alcuni studenti e bagnanti spesso scendevano dalle vetture, assalivano gli alberi carichi di frutta stagionale e poi, di corsa, rimontavano tra la gioia di chi faceva la bravata, la minaccia di sanzioni da parte del Capotreno e i fischi continui e penetranti della locomotiva, attivati dal Macchinista che seguiva la scena con rabbia compressa ma anche con la vana speranza punitiva di lasciarci a terra non potendo aumentare la velocità !!!”


Treno viaggiatori, al traino di una Gr.179, preso in arrivo a Monteleone, 
prima che il nome cambiasse in Vibo Valentia Città.


Con queste parole, vergate dal Prof. Imperio Assisi, decano dei giornalisti di Vibo Valentia, nella sua opera “ Il percorso ferroviario della memoria e della nostalgia”, si consolidò definitivamente in me la volontà di riprodurre in scala l’intera linea ferroviaria a scartamento ridotto Porto Santa Venere-Monteleone-Mileto, realizzata e gestita dalla Mediterranea Calabro Lucana e rimasta in esercizio fino al 1966. A essere sinceri questa linea ferroviaria ha sempre destato in me un certo fascino e curiosità, allorquando, ancora bambino, recandomi a Vibo Valentia con i miei genitori per fare la “spesa grande”, trent’anni fa in Calabria non esistevano ancora i centri commerciali a cui siamo oggi abituati, la strada nazionale costeggiava il tracciato di questa linea ferroviaria, sovente interrotto dai ruderi di quelle che furono le stazioni e i caselli...
La commercializzazione da parte di Oskar dei modelli dell’automotrice M1, l’Emmina, fu la svolta risolutiva per mettersi all’opera, non esistevano più alibi!!!
Al mio fianco Davide Godano che , con maniacale precisione, ha curato la riproduzione dei Fabbricati Viaggiatori, dei caselli e dei Segnali di Protezione con relativi argani di comando e delle stazioni di Vibo Marina, quella F.S. e F.C.L., facendo si che, a primo colpo, s’innestasse il plastico dell’intera linea, con ben sei stazioni e svariati moduli di linea, per un’estensione totale di ben 54,5 metri; tutti realizzati in quel di Cremona, a ben 1136 km di distanza…


Luca Valerio Berardocco